Lo Shiatsu è un’antica disciplina di origine Orientale che aiuta a ritrovare e mantenere l’equilibrio energetico, dona benessere e vitalità, aiuta a recuperare le proprie ottimali condizioni psicofisiche, tonifica e rilassa in modo naturale, non si limita ad operare sui sintomi ma interviene sui livelli energetici profondi perturbati che sono al’origine di ogni malessere.
Lo Shiatsu (in lingua giapponese 指圧: Shi = dito e atsu = pressione) è una tecnica di riequilibrio energetico del corpo diffusa in Giappone sin dal VI secolo. Esso affonda le sue radici nelle forme di manipolazione e massaggio tradizionali cinesi, come lo am-ma, lo an-fa, il tui-na. Non esistono prove scientifiche che lo shiatsu sia in grado di curare alcuna malattia,[1][2] ma gli operatori shiatsu lo promuovono come un modo per coadiuvare l’efficacia delle cure farmacologiche, aiutare il rilassamento e affrontare la diminuita capacità auto-immune dell’organismo che fattori come lo stress e la depressione incrementano.
Il trattamento Shiatsu viene eseguito mediante pressioni effettuate con i palmi, pollici e gomiti, non ha controindicazioni o spiacevoli effetti collaterali.
Le tecniche dello Shiatsu
Lo Shiatsu si basa su quattro “pilastri”:
- il respiro
- la postura
- la perpendicolarità
- la pressione
Lo Shiatsu è una tecnica manuale basata principalmente sulle pressioni portate con i pollici, le dita, i palmi delle mani. Una pressione efficace è caratterizzata da cinque fattori che devono sempre essere presenti:
- l’uso del giusto strumento di lavoro
- una corretta posizione dell’operatore
- una corretta individuazione dell’area su cui operare
- l’attenzione dell’operatore
- tre fasi pressorie: ingresso, stasi, uscita
Questo permette, contattando il suo livello energetico più profondo e quindi tutti gli aspetti della sua realtà, di risvegliare nel ricevente la sua forza di autoguarigione. Nella medicina tradizionale cinese (MTC) psiche e soma non sono mai stati divisi e questo rappresenta una delle fondamentali differenze con la medicina occidentale.
Stili di Shiatsu
Esistono diversi stili di Shiatsu, ma i più diffusi sono quelli fondati dai due grandi maestri Namikoshi e Masunaga (o Iokai), da cui assumono il nome:
- Lo stile Namikoshi si concentra maggiormente sui sintomi, con l’obiettivo di intervenire sulle patologie in via preventiva e terapeutica, ed è l’unica scuola di Shiatsu ufficialmente riconosciuta dal Ministero della Sanità giapponese. Si contraddistingue per un approccio che utilizza le conoscenze della scienza medica occidentale. Tale tecnica mostra un’efficacia elevata in tempi rapidi, con riferimento agli specifici sintomi trattati.
- Lo stile Masunaga, maggiormente diffuso in occidente, mira ad un equilibrio generale delle funzioni dell’organismo, la cui mancanza sarebbe, secondo Masunaga, la causa prima delle patologie: l’attenzione è dunque spostata dai sintomi alle cause. Nella pratica dello Shiatsu “Masunaga” si riscontra tipicamente un effetto di rilascio delle tensioni muscolari, con regolarizzazione del respiro, del battito cardiaco e della temperatura corporea: ciò favorisce un benessere a tutti i livelli (psichico, emotivo, fisico) che, dopo una sequenza di quattro-otto sedute con cadenza settimanale, tende a stabilizzarsi per un periodo di alcuni mesi. Alcuni benefici, talvolta, permangono più a lungo.
- Terza Via Meiso Shiatsu: nato dagli studi e dalle esperienze del maestro giapponese Yuji Yahiro, il massaggio Meiso Shiatsu adotta una pressione perpendicolare, esercitata in modo costante e concentrato, al fine di entrare in contatto con la vitalità del paziente.